Domenica sulle pagine di AVVENIRE Alberto Caprotti ci ha riproposto l’incipit di “Piccole Donne” un testo letto, ascoltato e visto negli anni, che vi riproponiamo attraverso un audiolibro.
Ripensare alle sorelle March mentre ricordano con malinconia i bei vecchi tempi in cui tutto andava meglio e si lamentano per un Natale “povero” in cui i loro desideri non saranno esauditi, ci interpella rispetto al senso autentico del Natale nelle nostre case così piene di cose, proprio nei giorni in cui tutti ci affanniamo a riempire i carrelli della spesa o acquistare i regali per i nostri cari.
In quel Natale di ristrettezze, Jo e le sue sorelle non mancavano di fare visita a famiglie in maggiori difficoltà condividendo quel poco che per famiglie povere poteva realmente fare la differenza.
Cosa possiamo regalare nel nostro Natale? Caprotti ci sollecita: “Perché in questi giorni abbiamo tutti l’anima più stropicciata. Con la voglia di dimostrarci più buoni e attenti, soprattutto con chi la bontà non la incontra mai.” e in particolare ci ricorda che tante persone anziane vivono la povertà peggiore: la povertà di affetti e di relazioni, la solitudine.
Piccoli gesti possono fare la differenza e donare un po’ del nostro tempo non ci impoverisce nemmeno un po’!
Ecco perché la sollecitazione è a riflettere non su cosa troveremo sotto l’albero ma cosa ci troveremo intorno
Ed ecco perché il nostro augurio è per un Natale in cui ci siano tempo da donare e spazio per accogliere, in un periodo in cui ci preoccupano le sorti del mondo, queste feste ci aiutino a cambiare il piccolo mondo che ci circonda.
Buon Natale!