Nell’ambito di “Conoscere il territorio” abbiamo organizzato una visita per scoprire i luoghi della religione e della storia, quindi San Giovanni in Reparata per scoprire la stratificazione dell’evoluzione a partire dall’insediamento romano fino ai nostri giorni e l’archivio storico diocesano che ospita antiche pergamene del 700 che sono esposte e la cui visione consente quasi di immergersi realmente nella storia
Conoscere il territorio è un progetto che crea occasioni per stare insieme, apprendere cose accedute nel tempo e che hanno lasciato segni tangibili sul territorio riflettendo insieme su questa possibilità di un apprendimento che dura tutto l’arco della vita e che non cessa mai di stupirci
Abbiamo concluso la visita con un momento di convivialità legato alla cucina lucchese in attesa del prossimo evento ancora da definire
Ma adesso torniamo alla visita per condividere con voi alcuni aspetti interessanti
La Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata a Lucca è un vero gioiello archeologico e storico. Situata nel centro della città, offre un’esperienza unica, combinando arte, storia e archeologia. Questo sito non è solo una chiesa, ma anche un viaggio nelle stratificazioni storiche della città: dai resti romani alle costruzioni medievali, tutto racchiuso in un solo luogo.
Storia e Stratificazioni Archeologiche
La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista e Santa Reparata, fu fondata nel V secolo d.C. su una serie di edifici precedenti, tra cui un antico complesso termale romano. Nel corso dei secoli, fu ricostruita e ampliata più volte, soprattutto durante il periodo medievale, fino a divenire la cattedrale di Lucca prima che questo titolo passasse alla vicina Cattedrale di San Martino.
Le campagne archeologiche hanno rivelato resti di epoca romana, come pavimenti a mosaico e strutture murarie che risalgono al I secolo a.C. Visitando la chiesa, si possono osservare diverse stratificazioni storiche, che includono:
- Terme Romane – Risalenti al I secolo a.C., queste terme sono uno dei punti più affascinanti. Sono visibili le vasche, i pavimenti a mosaico e gli ambienti riscaldati.
- Basilica Paleocristiana – Risalente al V-VI secolo, si possono vedere le fondazioni e parti della struttura originaria, che conferiscono alla chiesa un importante valore storico.
- Ristrutturazioni Medievali – La chiesa fu ristrutturata nel corso dell’VIII secolo e, successivamente, ampliata fino a raggiungere la forma attuale nel XIII secolo.
La visita alla Chiesa di San Giovanni e Reparata ci ha permesso di esplorare le varie epoche tramite un percorso sotterraneo. Camminando tra le antiche rovine romane e paleocristiane, abbiamo potuto osservare come ogni strato racconti una parte della storia di Lucca e della sua evoluzione come centro religioso e culturale. Inoltre, la chiesa ospita anche una cripta medievale.
L’Archivio Storico Diocesano di Lucca conserva la documentazione della Chiesa lucchese dall’alto Medioevo ai nostri giorni. Al suo interno sono infatti riuniti l’Archivio Arcivescovile, quello Capitolare e numerosi altri archivi ecclesiastici e privati, nonché la Biblioteca Arcivescovile e quella Capitolare Feliniana. Le prime attestazioni della conservazione stabile dei documenti nell’archivio del vescovo risalgono alla seconda metà dell’VIII secolo e l’assenza di eventi traumatici quali incendi, calamità naturali o sottrazioni, ha permesso di preservare intatta molta parte della documentazione.
L’Archivio Storico Diocesano riunisce al suo interno gli archivi arcivescovile e capitolare, a cui nel tempo si sono aggregati altri fondi documentari di parrocchie e di privati. Nel 1932 il Capitolo della Cattedrale ha chiesto all’Arcivescovo di trasferire il proprio archivio e la propria biblioteca nelle sale che già ospitavano l’archivio arcivescovile.
L’Archivio Storico Diocesano, istituito nel 2007, conserva ben cinque raccolte diplomatiche, per un totale di oltre 13.000 pergamene a partire dall’anno 685. Si tratta di documentazione che costituisce un unicum al mondo, per antichità e consistenza: sono conservati a Lucca oltre 1.800 documenti anteriori all’anno Mille, quasi tutti in originale, e soprattutto 156 pergamene di epoca longobarda, la metà del patrimonio esistente al mondo per questo periodo storico.
Oltre alle pergamene, l’archivio accoglie ad oggi sessantacinque fondi documentari: Cancelleria vescovile, Tribunale ecclesiastico nelle sue due sezioni civile e criminale (1.100 unità, XIV-XIX secolo), Mensa arcivescovile (1.600 unità XIV-XIX secolo), Capitolo della Cattedrale di Lucca (2.200 unità, XII-XVIII), Università dei Beneficiati e Mansionari della Cattedrale di Lucca (600 unità XIII-XIX secolo), Decanato e Seminario di San Michele in Foro (250 unità secoli XIV-XIX), Enti religiosi soppressi in epoca napoleonica (oltre 4.000 unità provenienti da conventi, monasteri e altre istituti cittadini e diocesani, XII-XVIII secolo), Demanio e Commissione ecclesiastica del periodo della Restaurazione (350 unità del XIX secolo), Opera e Fabbriceria di Santa Croce della Cattedrale di Lucca (680 unità XV-XIX secolo), Operaro Maggiore, ecc.
Si conservano anche gli archivi di parrocchie soppresse della città e della diocesi, unitamente a fondi di associazioni e fondazioni e archivi di privati (Fondazione Artigianelli, collezione Giuseppe Martini, fondo Raffaello Baralli). L’Archivio custodisce anche alcuni preziosi nuclei librari, tra cui la Biblioteca Capitolare Feliniana e quella Arcivescovile.